Paul Feig risponde a chi critica il trailer di “Ghostbusters”

Gli haters, coloro che passano il loro tempo a criticare ed insultare sui social network, sono una categoria della società contemporanea davvero preoccupante. Lo sa bene Paul Feig, regista del reboot di Ghostbusters che uscirà nelle sale il prossimo 28 luglio.

Era marzo di quest’anno quando la Sony pubblicava il primo trailer del film che in effetti ha ricevuto moltissime critiche da parte di chi è rimasto sentimentalmente legato all’originale (Ghostbusters di Reitman, 1984), ma anche da parte di chi probabilmente voleva semplicemente pretendere di criticare un’intera opera dopo aver visto qualche minuto.

È chiaro, l’operazione del rifacimento in sé può convincere o meno, ma sminuire violentemente il lavoro altrui senza averlo analizzato nella sua interezza è un’operazione piuttosto superficiale.

Si dice che la Sony fosse entrata un po’ in “crisi” di fronte alla reazione del pubblico e anche per questo da qualche ora in rete circola una nuova, seconda versione della pellicola che vede gli acchiappa fantasmi interpretati dai nuovi personaggi femminili (Kristen Wiig, Melissa McCarthy, Kate McKinnon e Leslie Jones).

“Guardare un trailer è come dare il primo morso a una mela. Tutti hanno milioni di idee diverse su quello che sarà il film” ha dichiarato Feig in un’intervista rilasciata a FamousMonsters.com. “Per qualche ragione è davvero difficile ricavare i trailer dai miei film perché le mie commedie sono tutte fondate sul contesto. […] È necessario conoscere i personaggi, inserirli in un ambiente e conoscere le loro personalità per dire ‘questo è divertente perché il personaggio solitamente non fa  così…”.

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Il regista non si lascia quindi intimorire e cerca di guardare al lato positivo della cosa, al fatto che più di 60 milioni di persone hanno già visto il trailer e che l’attesa cresce sempre di più.

Che si senta o meno la mancanza di Bill Murray ripensando ai Ghostbusters è un po’ normale, ma l’ultima parola resta sempre quella del pubblico, bisogna solo aspettare un paio di mesi per avere un verdetto che sia decisamente più obiettivo.