Il regista svedese ha girato gli Stati Uniti per presentare la sua retrospettiva al pubblico e partecipare a vari incontri, spesso con il tutto esaurito. Ruben Östlund ha anche anticipato qualche dettaglio sul suo prossimo film, "The Square"
A soli 40 anni, il regista svedese Ruben Östlund può già godere di una retrospettiva omaggio negli Stati Uniti, che prenderà piede da gennaio ad aprile in 15 città americane, dal Lincoln Center di New York al Cinefamily di Los Angeles. Il lungo percorso “In Case of No Emergency: The Films of Ruben Östlund” include cortometraggi e tutti i precedenti lavori di Östlund, dal suo primo lungometraggio nel 2004, The Guitar Mongoloid, al debutto a Cannes nel 2008 con Involuntary, a Play del 2011, che ha vinto il Cannes Coup de Coeur. Di recente il suo Force Majeure ha vinto il Premio della Giuria nella sezione Un Certain Regard nel 2014 ed ha appena conquistato il titolo di Miglior Film agli Oscar svedesi.
Comeback Company produce la retrospettiva in partnership con Swedish Film Institute e Plattform Produktion. Il curioso disappunto del regista per non essere stato incluso nella corrente lista dei film nominati per Miglior Film Straniero con la sua ultima opera è diventato l'oggetto di un nuovo cortometraggio che mostra come Östlund e il suo produttore Erik Hemmendorff hanno affrontato la notizia. Il film, postato online sotto la forma di un vlog, si inoltra perfettamente nell'universo antropologico e autoriflessivo dell'autore svedese. Lo stesso video ha aperto la sua retrospettiva a Minneapolis.
"Il tour negli States è stata una grande esperienza, con incontri molto interessanti e una splendida audience. Qualche volta, quando si viaggia per mezzo mondo con un film, si finisce in sale che sono vuote per tre quarti, invece ho avuto il piacere di notare molti sold out: dal momento che il pubblico americano è più dinamico sento una responsabilità più grande per quello che scorre sullo schermo. All'inizio ho avuto un po' di timore, ma poi mi sono divertito. Il viaggio mi ha dato molta energia e ho avuto tempo anche di parlare del mio prossimo progetto", queste le parole di Östlund.
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Qualche parola arriva anche su The Square, il prossimo film: "La sequenza di apertura del film ha radici in un'esperienza personale che mi è capitata qualche anno fa. Come molte altre persone, anch'io ho molta paura di perdere la faccia e fare brutte figure, come questo evento spiega. Ero in centro a Goteborg, quando d'improvviso sento una donna gridare; questa corre disperatamente tra le braccia di un uomo che sta proprio vicino a me e strilla: "Devi aiutarmi, mi sta per uccidere". Qualche secondo dopo, sentiamo un uomo gridare dalla stessa direzione da cui proveniva la donna; l'uomo con la donna tra le braccia afferra la mia spalla e dice che lo devo aiutare a risollevarsi. Entrambi avevamo paura di morire, ma l'uomo che gridava non era aggressivo con noi. Poco dopo, da un ristorante vicino, noto la stessa scena, con la donna che si getta tra le braccia di un altro sconosciuto. E qui ho avuto un déjà-vu - questo è un modo per raggirare e derubare le persone, perché avevo perso il mio cellulare nell'incidente precedente. Così mi sono precipitato fuori dal ristorante per fermarli, ma la donna, quando mi ha visto, ha esclamato: "Eccolo là!", prima di fuggire con il complice. Ho trovato interessante questo: quando ci aspettiamo qualche tipo di reato, incolpiamo sempre la gente di non essere all'altezza delle situazioni; negli spazi pubblici noi tendiamo a essere spettatori passivi e ad aver paura della violenza".
The Square uscirà nella primavera del 2015 in alcune sale cinematografiche.
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