Kevin Mcdonald dirigerà un film su Whitney Huston

All’interno della categoria documentari musicali  si potrebbe creare un nuovo sotto genere isolando tutti quei film che ripercorrono le vite dei musicisti dalla vita tormentata, delle cantanti con un rapporto più che burrascoso con il marito e/o il manager. 

Quest’anno, solo nella cinquina dei candidati agli Oscar come Miglior documentario, ce n’erano due: Amy – sulla vita di Amy Winehouse – e lo struggente What happened, Miss Simone? sulla regina del soul, Nina Simone.

Nello stesso filone si inserirà probabilmente anche il futuro progetto di Kevin Mcdonald il quale ha già vinto la sua prima statuetta nel 2000 per Un giorno a settembre, documentario sul Massacro di Monaco alle Olimpiadi del 1972.

Il regista scozzese infatti dirigerà un film dedicato alla vita di Whitney Houston, la cantante e attrice americana morta nel 2012 in seguito ad una vita attraversata da momenti contrastanti. 

È il primo film sull’artista ad essere autorizzato e sarà prodotto da Simon Chinn, co-fondatore della Lightbox Media a cui si deve uno dei più bei documentari musicali degli ultimi anni, Searching for Sugar Man.

Il lungometraggio ripercorrerà la vita della cantante soul, dai suoi grandissimi successi fino al periodo buio segnato dai problemi di dipendenza e dagli scontri con l’ex marito. Il regista ha annunciato che tenterà di dare il quadro più completo possibile, affidandosi alle voci e ai ricordi inediti delle persone che erano più vicine a Whitney Houston. Sono previsti anche degli interventi di Clive Davis, il manager della star che la aiutò ad arrivare al successo tra la fine degli anni settanta e i primi anni ottanta.

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Voce inconfondibile, è proprio lei al momento l’artista donna ad aver venduto più dischi nel mondo e ad aver influenzato la musica pop in modo irreversibile. Fu proprio lei ad avvicinare il pop alle sue radici gospel e soul, ispirando decine di altre cantanti, da Mariah Carey a Beyoncé.

Kevin Mcdonald ha dichiarato di aver a disposizione moltissimi filmati esclusivi, nastri di registrazioni e demo e di voler raccontare la donna e l’artista, mostrando i suoi momenti di splendore senza dimenticare o nascondere quelli di buio.