Presentato in anteprima mondiale in concorso alla 65ª edizione del Festival di Berlino nel febbraio scorso "Knight of Cups" diretto da Terrence Malick, con Christian Bale, Cate Blanchett e Natalie Portman, arriverà nelle sale solo nel 2016...
Il nuovo lungometraggio firmato Terrence Malick dal titolo Knight of Cups non approderà nelle sale cinematografiche fino al 2016.
Il film del regista Terrence Malick, che è stato presentato in anteprima mondiale in concorso alla 65ª edizione del Festival di Berlino nel febbraio scorso, dovrà attendere circa un anno prima di poter essere distribuito nelle sale. Un destino simile era spettato ad un altro lungometraggio firmato sempre da Malick, ossia To the wonder, presentato in anteprima mondiale alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia nel 2012 e poi lasciato ai margini fino alla primavera del 2013, quando finalmente ha debuttato nei cinema. Mentre To the wonder ha riscontrato un ritardo di circa nove mesi tra la premiere al Festival veneziano ed il suo arrivo nelle sale, Knight of Cups subirà una posticipazione di oltre dodici mesi!
Tale indiscrezione è stata rilasciata dai distributori della Broad Green Pictures nelle persone di Daniel e Gabriel Hammond in un’intervista al Thompson On Hollywood. I distributori quindi hanno ribadito che il film non raggiungerà le sale fino al 2016 e hanno anche spiegato il motivo che li ha spinti ad optare per questa decisione. “Noi vogliamo godere di più tempo possibile” hanno asserito Daniel e Gabriel Hammond nel corso dell’intervista, aggiungendo che “non abbiamo deciso in tal senso puramente per un questione di incassi e quindi seguendo un discorso materiale e monetario, ma operando in tal senso speriamo che un gran numero di persone possa condividere l’esperienza filmica”.
Il film, che vanta tra gli interpreti la presenza di Christian Bale, Cate Blanchett, Natalie Portman, Antonio Banderas e Brian Dennehy, indaga l’interiorità dei suoi personaggi.
Il protagonista Rick è schiavo di Hollywood, ma allo stesso tempo sa che la sua esistenza è vacua e priva di senso. Come la carta dei tarocchi che dà il titolo al film, Cavaliere di Coppe, Rick si annoia facilmente, ha bisogno di nuovi stimoli dall’esterno. Il monologo interiore di Rick si fonde con le voci delle donne che incontra nel suo peregrinare: una vive nel mondo reale, un’altra incarna bellezza e sensualità. Quale strada sceglierà Rick? Attenderemo l’uscita del film per scoprirlo…
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