Sono iniziate il 31 marzo, in Toscana, le riprese del nuovo film dei fratelli Paolo e Vittorio Taviani, "Maraviglioso Boccaccio" che si ispira ad alcune novelle della celebre opera di Boccaccio, il padre della prosa volgare italiana
Sono iniziate il 31 marzo, in Toscana, le riprese del nuovo film dei fratelli Paolo e Vittorio Taviani, Maraviglioso Boccaccio che si ispira ad alcune novelle della celebre opera di Boccaccio, Il Decameron.
Un bella sfida per i fratelli di San Miniato, Orso d’Oro al Festival di Berlino 2012 per il film Cesare deve morire; confrontarsi con il padre della prosa volgare italiana non è certamente semplice e siamo curiosi di vedere come i due registi siano riusciti a rendere la grande varietà di toni e di stili in virtù dello sperimentalismo di Boccaccio sul grande schermo. Difatti lo scrittore-osservatore toscano si è dimostrato ben attento a tutta la realtà, che ha rappresentato nella sua totalità, risultando sempre imparziale.
Le storie del Decameron fotografano una realtà piena di contraddizioni, in continuo mutamento nei suoi aspetti molteplici e talora contrastanti, dove i protagonisti sono gli uomini con i loro vizi: una realtà molto simile a quella rappresentata nei film dei fratelli Taviani, del resto. Nessuno come loro, infatti, ha saputo raccontare le debolezze dell’uomo e la realtà nella sua crudezza. I due registi e lo scrittore hanno dei punti in comune quindi e pare proprio che il loro incontro sia stato inevitabile.
Come ai tempi in cui è ambientato il Decameron imperversava la peste, così la peste dei nostri giorni, in varie forme fa da sfondo a Maraviglioso Boccaccio e da questo punto di vista è interessante vedere come i fratelli Taviani abbiano “attualizzato” le novelle trecentesche ponendo la loro attenzione sul concetto di Amore e Fortuna, tematiche dominanti nel pensiero di Boccaccio.
Ma se nel Decameron non vi è traccia di elucubrazioni politiche, religiose e morali, il cinema dei fratelli Taviani è conosciuto proprio per il suo “impegno”, un tipo di cinema che ha attinto alla fonte del Neorealismo, pensiamo ad Un uomo da bruciare del 1962, a San Michele aveva un gallo del 1972, a Padre padrone del 1977 (premiato con la Palma d’Oro al Festival di Cannes), il cui tratto preminente è la forza dell’utopia che consente all’inseparabile coppia di modificare la storia.
Naturalismo ed espressionismo si fondono nelle piccole storie dei Taviani che seguono una certa linea, quella classica ed epica per una forma rigorosa ma che sa cambiare registro, alternandosi tra il simbolico, l’allegorico e il realistico, mescolando cultura alta e bassa, affrontando filosoficamente alcuni concetti, guardando a Mann, Goethe, Brecht, Tolstoj.
Animati da passione, fede e disciplina i fratelli Taviani rappresentano due figure eccezionali nel panorama cinematografico italiano ed europeo e siamo certi che anche questa loro ultima fatica costituirà una pagina originale e degna di particolare attenzione del nostro cinema, anche perché non è certamente la prima volta che il Decameron viene portato sul grande schermo, e la maggior parte delle volte il genere predominante è stato quello goliardico e demenziale.
I fratelli Taviani sapranno interpretare il giusto spirito del capolavoro di Boccaccio? Non ci resta che attendere…
Maraviglioso Boccaccio è una produzione Cinemaundici e Stemal con Rai Cinema, in coproduzione con Bis Films (Francia), con il sostegno del Mibac – Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo-Direzione Generale per il Cinema, e il contributo di Eurimages.
Il cast, ricchissimo, è composto da Lello Arena, Paola Cortellesi, Carolina Crescentini, Flavio Parenti, Vittoria Puccini, Michele Riondino, Kim Rossi Stuart, Riccardo Scamarcio, Jasmine Trinca, Kasia Smutniak, Josafath Vagni, insieme ai “Novellatori”: Melissa Anna Bartolini, Eugenia Costantini, Miriam Dalmazio, Camilla Diana, Niccolò Diana, Beatrice Fedi, Ilaria Giachi, Fabrizio Falco, Barbara Giordano, Rosabell Laurenti Sellers.
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