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Autore Erika Favaro :: 21 Dicembre 2015

Ad alcuni film viene data una seconda possibilità, ecco cinque titoli inizialmente snobbati che si sono rivelati poi capolavori del cinema

Fight club

Spesso per valutare il successo di un film si vanno a guardare gli incassi della prima settimana di programmazione nelle sale; addirittura se non si raggiunge una certa cifra si rischia di essere gentilmente allontanati dalla grande distribuzione. Non sempre però i film che al cinema non vengono compresi finiscono nel purgatorio dell'oblio cinematografico, alcuni hanno visto una rinascita e sono diventati pellicole di culto. Ecco gli esempi più eclatanti.

Le ali della libertà
Nonostante la critica lo avesse recensito positivamente e nonostante le numerose nomination all'Oscar del 1994, il film di Frank Darabont faticò a trovare pubblico in sala. La gente però cominciò a notarlo l'anno successivo quando la Warner Bros. fece uscire la VHS.

Quarto potere
Anche in questo caso la critica aveva accolto in modo straordinariamente entusiasta il film di Orson Wells, a differenza del pubblico che invece non si lasciò immediatamente incantare dall'adattamento cinematografico della biografia del colosso dell'editoria William Randolph Hearst. Quest'ultimo si sentì attaccato e cercò di limitare il più possibile la circolazione del film, mai avrebbe pensato che l'opera di un venticinquenne sarebbe diventata uno dei capolavori assoluti della settima arte.

Hugo Cabret
Hugo Cabret è costato 170 milioni di dollari, ma ai botteghini americani ha incassato "solamente" poco più di 73 milioni; è davvero strano che un film di Scorsese presenti una tale disparità. Poi sono arrivate undici nomination dall'Academy e questo ha rialzato un po' le sorti dell'omaggio che il regista di Taxi Driver ha fatto al cinema delle origini.

Fight Club
Oggi è considerato un saggio in immagini su quegli anni, uno dei più bei film di David Fincher, ma nell'ottobre del 1999 la 20th Century Fox davvero non sapeva come un film sul consumismo e sulla virilità deviata avrebbe potuto attrarre il grande pubblico. Di certo Tyler Durden non avrebbe accettato una sconfitta, e così è stato.

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Il Mago di Oz
La Metro Goldwyn Mayer aveva puntato moltissimo su Il mago di Oz, il film più costoso fino a quel momento. Ma gli effetti speciali e i grandi set non furono abbastanza per convincere la gente ad andare al cinema. La casa di produzione perse più di un milione di dollari, ma con il tempo riuscì ad avere la rivincita e Il mago di Oz è diventato un film di culto.

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