Da Riz Ortolani a David Lynch, ecco una lista delle musiche più belle presenti nei film horror
Riflettere sulle colonne sonore dei film horror aiuta, oltre che a scoprire nuovi compositori, a capire quanto la musica riesce ad interferire in un racconto, quanto una melodia riesce a influenzare il punto di vista di chi guarda. Immagini che sembrano apparentemente innocue, se accompagnate da suoni inquietanti possono diventare spaventose; dall'altro lato musiche rassicuranti – pensiamo alle tantissime ninne nanna che si sentono nei film cosiddetti “di paura” - possono nascondere mostruosità e pericolo.
Il sito tasteofcinema.com propone una dettagliata lista delle trenta migliori colonne sonore di film horror di tutti i tempi. Ne abbiamo scelte cinque, consigliamo l'ascolto durante la lettura.
Cannibal Holocaust (1980) Riz Ortolani
Un italiano per cominciare. Uno dei film più controversi della nostra storia, in Cannibal Holocaust di Ruggero Deodato vediamo una troupe di reporter girare un (finto) documentario su una tribù di cannibali in Amazzonia. Ortolani fu scelto in seguito al suo lavoro per il documentario Mondo cane, riuscì a trovare il perfetto equilibrio tra la potenza dei suoni tribali e l'innovazione dell'elettronica molto in voga in quel tempo.
Profondo rosso (1975) Goblin
Dario Argento voleva i Pink Floyd per le musiche del suo film, ma il gruppo rifiutò la proposta perchè troppo presi da The Dark Side Of The Moon. Sentì poi il brano Cherry Five della band progressive romana – i Goblin, appunto – e iniziò con loro un lungo sodalizio. Il motivetto di Profondo rosso è tra le melodie più famose della storia del cinema, l'intera colonna sonora un perfetto mix tra King Crimson, Ennio Morricone e musica per organo.
Lo squalo (1975) John Williams
Ascoltate l'intro: due note, mi e fa. Tutto quello che serviva a John Williams per creare la tensione adatta che precede l'arrivo di una delle creature più minacciose del cinema. Esistono persone che ancora hanno paura di fare il bagno in mare per “colpa” del film di Spielberg; un crescendo continuo anche di sonorità a cui si aggiungono i violoncelli e la tuba.
[Leggi anche: Cinque case infestate del cinema horror (e non)]
Videodrome (1983) Howard Shore
Ciò che è importante riguardo la musica dell'horror fantascientifico di David Cronenberg è capirne la genesi. Howard Shore ha prima composto le musiche per un'intera orchestra, poi però le ha riprodotte con un Synclavier II, un dispositivo di moda negli anni Ottanta che fungeva da sintonizzatore digitale e campionatore di suoni. Il perfetto contrasto tra arte e tecnologia.
Ereserhead (1977) David Lynch, Alan R. Splet & Fats Waller
David Lynch non è un regista horror, ma se parliamo di musiche che trasmettono inquietudine e ansia non possiamo non citare Ereserhead, una delle pellicole più strane ed oniriche del cineasta. Musica industrial, ronzii, rumori di pianto, melodie di un organo... il tutto proveniente da una fonte indefinita.
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