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Autore Erika Favaro :: 5 Marzo 2016

Ognuno avrà la propria top 5, ma queste sono senza subbio alcune delle serie più interessanti che sono state concepite dal 2006 a oggi

Breaking Bad

Il cinema sta cambiando, la televisione sta cambiando; è un dato di fatto. Fino a qualche anno fa si temeva che uno dei due mezzi avrebbe vinto sull’altro, ma per fortuna i mezzi di comunicazione spesso riescono trovare il modo di ripensarsi e di trovare nuovi linguaggi.

Siamo giunti ormai ad un punto in cui è possibile guardarsi indietro e accorgersi che le serie tv sono diventate un fenomeno più che interessante grazie a grandi registi e soprattutto a sceneggiatori di talento che continuano a mettersi alla prova. Vediamo quali sono le migliori serie drammatiche degli ultimi dieci anni:

The Wire
The Wire
non descrive il traffico di droga nella città di Baltimora, Maryland. È un racconto molto più vasto, che parte da un singolo caso di criminalità per ampliarsi in senso orizzontale durante il corso delle singole stagioni. L’autore è David Simon il quale ha passato più di dieci anni a lavorare per il Baltimore Sun ed è riuscito a raccontare la corruzione all’interno dei corpi di polizia, le falle del sistema scolastico e il ruolo che i media hanno all’interno del tessuto sociale in modo avvincente e tecnicamente impeccabile.

Mad Men
La serie della AMC racconta con un velo di nostalgia i cambiamenti a cui è stata sottoposta la società americana negli anni sessanta partendo dal racconto del mondo pubblicitario di New York. Si indagano le emozioni e la vita di Don Draper, ma come in molte altre occasioni la storia del protagonista si può leggere adottando numerose chiavi di lettura. Tutto ciò che accade al personaggio infatti serve a darci un’idea di quanto gli eventi storici abbiano cambiato il nostro modo di lavorare e di interagire l’un l’altro. Mad Men è una serie estremamente attenta ai singoli dettagli, la cura con cui gli autori e l'intero staff hanno ricreato le atmosfere degli anni sessanta è spettacolare.

Breaking Bad
La storia di Walter White – tranquillo professore di chimica che inizia a sintetizzare metanfetamina – e di Jesse Pinkman è ormai nota a tutti. La cosa più interessante di Breaking Bad è proprio la costruzione dei personaggi: sarebbe impossibile immaginare l’evoluzione di Walter all’interno di un singolo film, ed è qui che sta la forza del formato “serie tv” che ti permette di conoscere da vicino ogni singolo personaggio, di conoscerne punti di forza e debolezze, di affezionarti e di andare in profondità.

Sherlock
La serie targata BBC One è un riadattamento contemporaneo delle opere di Sir Arthur Conan Doyle. Sherlock e Watson sono infatti due detective nella Londra di oggi e uno dei più grandi punti di forza di questo prodotto sono gli attori Benedict Cumberbatch e Martin Freeman. Altro aspetto positivo: Sherlock riesce a mantenere un tono divertente anche mentre si immerge sempre più in profondità nella mente oscura del suo protagonista.

[Leggi anche: Alcune tra le serie tv più costose di sempre]

The Knick
The Knick, serie diretta da Steven Soderbergh in cui si racconta la vicenda di un chirurgo tossicodipendente nella New York del 1900, è una serie giovane (al momento conta solo due stagioni) ma è già possibile inserirla tra le più interessanti del decennio.

È una delle serie che vincono perché parla di una delle epoche più affascinanti di sempre, di quando una parte di umanità si è sentita invincibile o non ha avuto paura di fallire e ha inventato quello che per noi è la modernità. Perché è ambientata in una New York del 1901, sudicia e lussuosa, illuminata dalle prime lampadine dei palazzi borghesi e buia nelle bettole e nei bordelli. Perché racconta il Male e il Genio, perché è un concentrato di Storia e Cinema senza didascalie.

   

   

 

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