Icona indimenticabile, Marilyn Monroe ha interpretato diversi film che hanno costruito la sua immagine di diva senza tempo. Da "Come sposare un milionario" a "Gli Spostati", ecco le sue interpretazioni migliori
Era il 5 agosto 1962 quando si spezzò la favola della principessa della Hollywood (post)classica con l'omicidio-suicidio-incidente di Marilyn Monroe. Forse si è suicidata, forse è stata uccisa per Bob Kennedy, forse addirittura tramite Bob Kennedy. Con un'overdose di barbiturici, Marilyn è riuscita a dimenticare se stessa ma non è sfuggita alla legge della "dimenticabilità". Dai barattoli di ketchup alle farfalle, in genere tutto è destinato a deteriorarsi. Tutto è corruttibile. Tranne - appunto - il mito di un'icona postmoderna, in grado di imporsi trasversalmente sulle generazioni. Bionda come state of mind, mitica e mitologica, svampita per copione e depressa alla deriva nella quotidianietà, Marilyn Monroe è il sogno dell'epoca sempre attuale dei simboli forti. Riplasmata da Andy Warhol come bellezza pop, riproposta come incarnazione della "sensualità con l'anima" dalle mostre cicliche di Bert Stern, Marilyn si reinventa nel contemporaneo. E intanto i cinefili la ricordano per le sue indimenticabili interpretazioni: ecco le cinque migliori.
1 - GLI UOMINI PREFERISCONO LE BIONDE (1953): icona postfemminista, Marilyn Monroe che canta "Sono i diamanti/I migliori amici delle ragazze" è svampita e intelligente, ma conosce perfettamente i meccanismi di una donna "soggetto" che gestisce se stessa come "oggetto" per arrivare a un luccicante obiettivo. Marilyn Monroe e Jane Russell si consacrano come stelle in questo musical cult di Howard Hawks; innumerevoli le citazioni e gli omaggi, da Madonna a Moulin Rouge!
2 - COME SPOSARE UN MILIONARIO (1953): perfettamente nella parte di Pola, Marilyn Monroe interpreta una giovane indossatrice alla ricerca, insieme alle sue amiche, di un milionario da sposare. Poi, ovviamente, faranno tutte la loro scelta per amore. Jean Negulesco dirige una commedia light e spumeggiante come le bollicine dell'acqua frizzante. Marilyn volteggia nei set pastello della New York anni '50 entrando come astro intramontabile nell'immaginario collettivo.
3 - QUANDO LA MOGLIE È IN VACANZA (1955): agosto, l'afa e la moglie sulle spiagge è un grande classico anche e soprattutto grazie alla "vicina di casa", splendida annunciatrice televisiva che rende l'estate ancora più infuocata. Quella che nasce come una commedia teatrale in tre atti si trasforma in un successo trascinato dal carisma della Monroe, che interpreta (non serve dirlo) la ragazza senza nome che infiamma le fantasie del tranquillo Richard Sherman.
4 - A QUALCUNO PIACE CALDO (1959): action-comedy (in mood humor thriller), il film di Billy Wilder scatena Jack Lemmon e Tony Curtis, costretti a travestirsi da donne per suonare in un'orchestra e sfuggire ai malavitosi della Grande Depressione. Entrambi rimangono folgorati da Zucchero, una compagna di orchestra a cui non possono svelare la loro vera identità. Marilyn è una Zucchero giocosa e intensa, in grado di travolgere e stravolgere i due uomini; come sempre, l'attrice gestisce il potere, rovescia le carte e aumenta la confusione. Più svampita che femme fatale, Marilyn è il polo di un triangolo perfetto che ha consacrato il film come una delle migliori commedie di sempre.
5 - GLI SPOSTATI (1961): Nervosa e delicata, Marilyn condivide il set con Montgomery Clift e Clark Gable. Fiamma nevrotica di un cow-boy non giovanissimo costretto a catturare cavalli, deve gestire anche le attenzioni dell'amico di lui, Guido. Bella in modo assurdo ma altrettanto fragile, Roslyn fa scoprire la propria anima sensibile all'uomo di cui si è innamorata. A Marilyn, purtroppo, nella vita, non è toccata altrettanta fortuna.
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