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Autore Erika Favaro :: 6 Dicembre 2015

Sono rimasti quindici titoli a concorrere per l'Oscar per miglior documentario, alle nomination ne arriveranno solo cinque

Amy

La via che porta alla nomination agli Oscar è lunga e tortuosa. Lo sanno benissimo i quindici documentari che hanno appena passato l’ennesima selezione dell’Academy Award. Ma per fortuna l’attesa sta per finire, il prossimo scalino sarà quello definitivo, quello che deciderà la cinquina ufficiale. Alcuni dei nomi che tutti si aspettavano di ritrovare sono stati confermati. Primo fra tutti uno dei documentari che ha avuto più successo in diversi paesi (sebbene in Italia sia rimasto in programmazione solo per qualche giorno). Amy, dedicato  alla vita della nota cantante blues la cui vita si è interrotta dolorosamente il 23 luglio 2011, quando Amy Winheouse aveva solo ventisette anni.

Il documentario di Asif Kapadia riesce a non creare un santino della ragazza e sembra non superare determinati limiti che avrebbero portato il pubblico alla lacrima facile. Parlando di musica – uno dei campi in cui il genere documentario spesso si esprime in modo magistrale -, la stessa fortuna non l’ha avuta un altro film dedicato ad un’anima persa che si è spenta molto prima del dovuto. Parliamo di Kurt Cobain: Montage of Heck, film di Brett Morgen dedicato al leader dei Nirvana in cui molti dei momenti privati e intimi di Kurt Cobain vengono svelati.

In lista tornano nomi che l’Academy ha già potuto conoscere in passato, primo fra tutti quello di Michael Moore, emblema vivente del documentario made in Usa, per molti aspetti così diverso rispetto a quello europeo. Il nuovo lavoro del regista di Bowling a Columbine si occupa ancora una volta di politica estera, ma questa volta lo fa oltrepassando i confini nazionali, venendo in Europa dove il regista ha girato Where To Invade Next. Il documentario serve anche per guardare a pezzi di storia del passato, a riflettere su quello che si è diventati attraverso uno sguardo sul proprio passato. Ecco quindi che in competizione c’è anche il discusso Best of Enemies in cui si raccontano i dibattiti televisivi tra Gore Vidal and William F. Buckley mandati in onda dalla ABC nel 1968.

[Leggi anche: In arrivo un documentario celebrativo su Quentin Tarantino]

Questa la lista completa dei quindici titoli: Amy, Best Of Enemies, Cartel Land, Going Clear: Scientology and the Prison Of Belief, He Named Me Malala, Heart Of A Dog, The Hunting Ground,  Listen To Me Marlon, The Look Of Silence, Meru, 3 1/2 Minutes, 10 Bullets, We Come As Friends, What Happened, Miss Simone?, Where To Invade Next, Winter On Fire: Ukraine’s Fight For Freedom.

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