Nel 2016 il film di James Cameron compie trent’anni, noi lo ricordiamo con qualche informazione poco conosciuta
Aliens – Scontro finale di James Cameron quest’anno compie trent’anni e per celebrare uno dei sequel meglio riusciti e la visionarietà di un regista mago degli effetti speciali abbiamo pensato di regalarvi qualche curiosità. Come ben sanno i fan, la saga iniziata nel 1979 con il primo capitolo diretto da Ridley Scott non è affatto finita, ma per il momento ecco un breve ripasso dedicato a una delle più riuscite tappe precedenti:
Al Matthews era un militare
L’attore che interpreta il sergente Apone faceva effettivamente parte del corpo dei Marines ed è noto anche per essere stato uno dei primi sergenti di colore ad aver combattuto durante la guerra in Vietnam.
Count-down reale
Il conto alla rovescia di quindici minuti che si vede alla fine dell’edizione speciale dura effettivamente quindici minuti.
Aliens e Rambo
Il regista scrisse la sceneggiatura di Aliens nello stesso periodo in cui stava lavorando a quella di Rambo 2 - La vendetta, il sequel del film di Ted Kotcheff. Per scrivere la pellicola con Sylvester Stallone si dice che Cameron si sia ispirato molto all’immaginario legato alla guerra del Vietnam, un evento che aveva profondamente influenzato gli artisti statunitensi.
Babbuini e alieni
Il suono stridulo emesso dalle mostruose creature derivava dalle urla di babbuini che sono ovviamente state aggiunte in fase di post-produzione.
La nomination a Sigourney Weaver
L’attrice fu la prima donna nella storia degli Oscar a ricevere la nomination come Miglior Attrice Protagonista per un ruolo in un film d’azione.
Titolo ungherese
Il titolo ungherese del film è tutt’altro che rassicurante ed è Il nome del pianeta: Morte.
La carriera di Carrie Henn
Nonostante i premi ricevuti per aver interpretato Newt, l’attrice ha in seguito deciso di lasciare il mondo della recitazione ed è diventata un’insegnante.
[Leggi anche: “Alien 5” prenderà una direzione diversa rispetto agli altri sequel]
Stephen Lang rifiutato
L’attore si era presentato al provino per interpretare il personaggio di Carter J. Burke che andò però a Paul Reiser. Ebbe la sua rivincita quando Cameron lo chiamò per lavorare con lui ad Avatar.
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