L'attore di "Breking Bad" parla del suo metodo quasi scientifico con cui sceglie se partecipare a un nuovo progetto o se rifiutare l'offerta
Se avete in mente di chiedere a Bryan Cranston di partecipare al vostro prossimo film, l’attore di Breaking Bad ha deciso di semplificarvi la vita. In un’intervista al Times ha infatti parlato del metodo con cui sceglie i prossimi progetti. Una vera e propria griglia di punteggi e richieste, perché – almeno lui lo ammette e non si può che dargli la ragione – è ormai arrivato ad un punto in cui non ha più bisogno di lavorare. Per questo motivo è intenzionato a dire “sì” solamente ai film che gli interessano seriamente. Ecco i tre punti fondamentali del “metodo Cranston”:
1- Prima di tutto la famiglia: nel contratto dev’essere infatti presente una clausola che gli permetta di lasciare il set all’improvviso in caso sua suocera si scopra malata. Se la produzione non dovesse accettare questo tipo di accordo poco importa, a lui nemmeno.
2- Esistono cinque categorie – storia, sceneggiatura, ruolo, regista e cast -, a cui l’attore assegna un massimo di cinque punti con la possibilità di aggiungere qualche punto in più per i progetti davvero validi considerando il periodo di distanza da casa e il compenso pattuito. Se la somma dei punteggi è inferiore a 16 Cranston rifiuta immediatamente, se supera i 25 punti – come nel caso di Argo o di Breking Bad – la risposta sarà un sì più che convinto.
3- Il tipo di lavoro deve fargli girare la testa, coinvolgerlo in modo eccezionale.
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Il candidato agli Oscar per il suo ruolo in Trumbo, film che in Italia deve ancora uscire, ha deciso di non prendere la recitazione troppo seriamente, un’affermazione che non implica una mancanza di impegno o professionalità, ma che probabilmente si riferisce al distacco che l’attore vuole mantenere da certe dinamiche interne al mondo dello spettacolo.
L'ultima parola - La vera storia di Dalton Trumbo arriverà nelle sale italiane l’11 febbraio 2016 e racconta la vicenda di uno sceneggiatore di Hollywood arrestato durante il periodo di caccia alle streghe per le sue simpatie rivolte al Partito Comunista.
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