Ritratto di Giulia Marras
Autore Giulia Marras :: 10 Settembre 2016
Locandina di La ragazza del mondo

Recensione di La ragazza del mondo | Esordio di Marco Danieli alle Giornate degli Autori: il regista affronta il mondo chiuso dei Testimoni di Geova e la storia di Giulia, esclusa per amore. Semplicità e una buona sceneggiatura premiano l'opera prima

Realizzato da soli ex allievi del Centro Sperimentale di Cinematografia, La ragazza del mondo, presentato nelle Giornate degli Autori, rischia di essere uno degli esordi più validi dell'anno cinematografico italiano. Perlomeno per la scelta di affrontare un tema ancora poco esplorato, quasi nascosto sia all'occhio del cinema che del quotidiano: consci della loro presenza soltanto al suono di un campanello indesiderato o al ritrovamento di un pamphlet colorato nella cassetta postale, in pochi conoscono bene il mondo chiuso dei Testimoni di Geova e non è ampio l'immaginario culturale che li racconta dall'esterno. Il film del giovane regista di Tivoli narra infatti, almeno nella prima metà, il "Reame" e le regole rigide della sua comunità di fedeli, le "adunanze", la predicazione porta a porta, le rinunce. 

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Senza nessuna demonizzazione a prescindere del culto, almeno nella volontà iniziale del regista e del suo co-sceneggiatore Antonio Manca, La ragazza del mondo dipinge comunque un quadro poco rassicurante: il controllo morboso degli Anziani sulla congregazione incide sia sul pensiero, e la limitazione dello stesso, che sul corpo, sulla sessualità. Giulia (Sara Serraiocco, che si conferma una delle giovani attrici più promettenti del panorama italiano) è l'emblema fisico di questa castrazione: sempre struccata, abiti fuori moda, devota alla famiglia, al lavoro e alla preghiera; ma Giulia è anche un talento in matematica, a cui viene negata l'università, e soprattutto Giulia è innamorata. Così Libero (Michele Riondino) rappresenta l'intrusione dell'altro "mondo", il tramite per cui verrà richiamata e accolta dall'esterno. Ma la pena sarà la "disassociazione" dal Reame, il completo silenzio della famiglia e della comunità, la solitudine.

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Come dall'Arkansas al Regno di Oz, La ragazza del mondo racconta un viaggio di scoperta del mondo reale, che nella sua libertà nasconde però insidie e pericoli che non sono che l'altra faccia di una società (economica o religiosa che sia) corrosa da schemi e gerarchie di potere. Pure nelle sue ingenuità e intenzioni mancate - la romanità rimarcata e costante di Libero, il conflitto di Giulia nell'ambiente scolastico - La ragazza del mondo sorprende nella scrittura di un finale inatteso e nella promessa di una possibilità di apertura ad altre narrazioni, nuove deviazioni. Con la partecipazione eccezionale di Pippo Delbono.

Trailer di La ragazza del mondo

Voto della redazione: 

3

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