Alcuni film ingiustamente odiati da pubblico e/o critica

Film odiati da pubblico e critica, ma in verità ottimi e carichi d'interesse. La storia del cinema ne è piena, e come non pensare, ad esempio, ai prequel di Star Wars girati da George Lucas ormai quasi vent'anni fa? Ok, le aspettative dei fan erano abnormi, ma parlare di spazzatura non significa svalutare, bensì essere ciechi. D'accordo, sono pellicole molto differenti dagli originali, ma a trionfare, in verità, è l'assoluta creatività dell'autore, la sua visione fatta di grandeur, nuove creature, nuovi pianeti, nuovi inediti paesaggi e personaggi. È la vittoria assoluta dell'immaginazione: potete forse dire la medesima cosa de Il risveglio della forza?

Particolarmente bistrattato, poi, fu A.I – Intelligenza artificiale, definito, da molta stampa, il peggior film mai realizzato da Steven Spielberg. Per noi vale l'inverso: A.I come uno dei lavori più evocativi, più affascinanti e carichi di magnetismo del maestro. Un'opera in cui l'evidente imperfezione non fa che aggiungere ulteriore suggestione. E giusto per rimanere sull'autore, ne approfittiamo anche per alzare le barriere in difesa del sottovalutatissimo Indiana Jones: Il regno del teschio di cristallo, che ha dalla sua almeno un paio di momenti di pura esaltazione euforica come solo i più grandi sanno realizzare.

[Leggi anche: Video: Steven Spielberg si racconta in un raro documentario anni '80]

Infine, andando a tempi più recenti, anzi, recentissimi, spezziamo una lancia in favore del messicano Amat Escalante, che riteniamo essere uno degli autori più interessanti del panorama, nonostante per gran parte dei critici sia uno che andrebbe annientato a suon di bazooka. Il suo ultimo film, La region salvaje, è stato votato come peggior film in concorso al Festival di Venezia appena conclusasi, ma questo non ha impedito alla giuria guidata da Sam Mendes di assegnargli il Premio come Miglior Regista. Evidentemente, allora, non siamo i soli a provare una fortissima attrazione nei suoi confronti.