I film in tv a Pasqua: "I dieci comandamenti" e "The Others"

Autore Pierre Hombrebueno :: 5 Aprile 2015

Consigli cinematografici di oggi, domenica 5 aprile: da una parte, il fastosissimo kolossal biblico "I dieci comandamenti" di Cecil B. DeMille; in alternativa, invece, l'ansioso horror "The Others", diretto da Alejandro Amenábar

Buona Pasqua cari lettori. E se non siete abbastanza fortunati da essere in vacanza in qualche posto esotico, a consolare i bisogni cinefili ci pensa sempre il piccolo schermo casalingo, che anche stasera, domenica 5 aprile, offre le più svariate pellicole. Così, se in pieno spirito pasquale intendete tuffarvi in un kolossal biblico tra i più famosi della storia, ecco I dieci comandamenti di Cecil B. DeMille (ore 21.30 su Rete 4). Ora, è praticamente noto a tutti quanto sia megalomane DeMille, così amante della grandeur, tanto da rifare una sua stessa pellicola targata 1923. Cosa cambia dunque in questa versione del '56? Beh, ovviamente l'amplificazione assoluta dello spirito kolossal, tra sfavillanti scenografie, costumi, effetti, e una durata monstre di 220 minuti, la quale Rete 4 ha voluto dividere in 2 episodi (il secondo verrà mandato in onda domani, lunedì 6 aprile, alla stessa ora). Insomma, un esemplare unico di fasto cinematografico, di quelli che hanno reso celebre il nome DeMille. Ben 3 anni per preparare storyboard e sceneggiatura, 2 anni di allestimenti e 1 anno di riprese. I numeri sono impensabili per le tecnologie digitali di oggi: 20.000 le comparse chiamate sul campo, affiancate da ben 15.000 animali. Insomma, di certo il cineasta non ci andava giù leggero, ed è il motivo per cui I 10 Comandamenti rimane decisamente uno dei massimi esempi di epopea in salsa hollywoodiana.

Ma se siete poco tradizionali e desiderate una visione più ansiosa, allora consigliamo The Others di Alejandro Amenabar (Ore 21.15 su Rai Movie), per noi uno dei migliori horror del decennio. Pura geniale esecuzione degli stilemi del genere ghost movie, tra apparizioni fantasmatiche, boati improvvisi, evocazioni sospese e macabre suggestioni: l'autore cavalca tutto con l'esperienza di uno stratega della tensione e dell'immagine, regalandoci una pellicola in cui ogni taglio del fotogramma sembrerebbe calcolato al millisecondo, intanto che la macchina da presa, impalpabile ed ectoplasmica, volteggia fra gli interni lasciando pulsioni di asmatico spasmo.

Bianchissima Nicole Kidman, ancora lontana dal botox e quindi ancora più efficiente nel ruolo di una madre sull'orlo del collasso psicofisico; funzionano i due figli, ma soprattutto, mette veramente paura la vecchia governante interpretata da Fionnula Flanagan, la quale sembrerebbe appena uscita dalle più raggelanti catacombe gotiche.