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Autore Erika Favaro :: 8 Maggio 2016

Un video dimostra come grandi registi abbiano scelto di omaggiare il capolavoro del maestro svedese Ingmar Bergman

Persona

È difficile definire Persona di Ingmar Bergman, è un capolavoro accessibile e ambizioso al tempo stesso, una summa dei temi più cari al maestro svedese, una prova attoriale che lascia ogni volta a bocca aperta. La storia è quella dell’infermiera Alma (Bibi Andersson) e del suo rapporto con Elisabeth (Liv Ullmann), un’attrice colpita improvvisamente da mutismo.

Sembra una frase fatta, ma questa pellicola del 1966 ha letteralmente modificato la settima arte in modo irreversibile. Per dare un minimo di concretezza ad un’affermazione tale la cosa più utile è fornire delle prove, proprio come ha fatto Steven Benedict nel video Persona – After and before. In poco più di tre minuti l’autore di questo collage cinematografico mostra quante scene, quante inquadrature e quante tecniche del film di Bergman siano state riprese negli anni da registi anche molto diversi tra loro, non dimenticando di inserire anche le fonti di ispirazione di Bergman stesso, dall’Orfeo di Jean Cocteau (1949), a La donna che visse due volte fino ad arrivare a Psyco.

Persona si può guardare come un trattato di psicologia, come un’esplorazione inedita della figura e delle contraddizioni femminili (o perché no, umane). Molto interessanti a livello stilistico sono poi l’uso del primo piano, delle simmetrie e la rottura della quarta parete da parte dei personaggi. Persona si può vedere anche e soprattutto però come un trattato di meta cinema, in cui la realtà e la finzione sono tanto contrapposte quanto comunicanti, in cui il personaggio gioca con il suo doppio.

[Leggi anche: Registi che si ispirano a Ingmar Bergman]

A proposito di questo, del rapporto equivoco tra le due protagoniste, non potevano mancare riferimenti a Mulholland Drive di Lynch o a La doppia vita di Veronica di Kieślowski.

Alcuni dei film significativi degli ultimi anni sono inseriti nel video: The Truman Show, Il silenzio degli innocenti, Apocalypse Now e Fight Club. Questi sono i più facilmente riconoscibili, ma vedrete come ci sono moltissimi altri grandi registi che hanno deciso di omaggiare Bergman nei loro film, smascherarli è un atto di puro piacere.

 

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