L'attore de "La Talpa" - film per cui ha ricevuto la sua unica nomination - non ha mai ottenuto un premio dall'Academy nonostante le sue numerose prove inattaccabili
È la notizia sulla bocca di tutti e che ha invaso i social network nelle ultime ore: Leonardo DiCaprio ha finalmente vinto il Premio Oscar come Miglior Attore. Si potrebbero fare decine di considerazioni a riguardo, ma una cosa certa: con la vittoria per Revenant si chiude un’era, più precisamente si esaurisce un racconto collettivo; i commentatori e il pubblico dovranno trovare una nuova narrazione che tenga viva l’attesa degli Oscar.
DiCaprio è riuscito dopo anni e diverse nomination a vincere la sua prima statuetta, ora quindi l’attenzione dovrà per forza concentrarsi su qualcun altro che per ora non è ancora stato premiato dall’Academy.
Christopher Hooton - giornalista del quotidiano inglese Indipendent – ha trovato il suo prossimo uomo: Gary Oldman. Attore a dir poco poliedrico, Oldman è stato l’agente tossicodipendente in Léon di Luc Besson con cui ha lavorato anche ne Il quinto elemento, ha recitato in Basquiat ed è anche noto per la sua capacità di lavorare sull’espressività del corpo e degli accenti.
La sua interpretazione più grande è probabilmente quella che ci ha regalato ne La talpa, film di spionaggio diretto da Tomas Alfredson nel 2011 per cui l’attore dovette recuperare il suo affascinante accento britannico. Si trattò dell’unica volta in cui Gary Oldman ricevette una nomination, anche se quell’anno l’Oscar come Miglior Attore andò a Jean Dujardin per The Artist.
Molto probabilmente siamo davanti a una causa persa, e il giornalista britannico ne è totalmente consapevole perché sa che il nome di Oldman non avrà mai la stessa risonanza mediatica di DiCaprio. In più la sua carriera è ricchissima di ruoli diversi tra loro: oltre ai titoli già citati, l’attore londinese ha lavorato anche a Kung Fu Panda 2, RoboCop e altri titoli che non sono esattamente materiale da Oscar.
[Leggi anche: Tommy Lee Jones nel cast di "Criminal" con Oldman e Costner]
Ovviamente all’età di 57 anni la strada può essere ancora lunga, la possibilità di vincere una statuetta è più che verosimile. D’altronde anche la vicenda di DiCaprio ha dimostrato che in questi casi di “Oscar super attesi”, il riconoscimento non sempre arriva per la miglior performance di sempre.
Più che legittimo fare il nome di Gary Oldman, ma nessuno dimentichi che c’è ancora il signor Bill Murray ad attendere, lui è senza dubbio in debito con l’Academy.
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