Dal primo al 9 luglio presso la località termale ceca c'è un interessante festival a cui parteciperà anche Roberto Andò con "Le confessioni"
The Wolf From Royal Vineyard Street, l'ultimo film del maestro della New Wave ceca Jan Nemec, deceduto a marzo di quest'anno all'età di 79 anni, aprirà la cinquantunesima edizione del Karlovy Vary Film Festival, importante kermesse che si terrà nella città di Praga. Una co produzione franco-ceco-slovacca, adattata dallo stesso autore in una serie di microstorie autoconclusive (tendenzialmente autobiografiche) dell'autore stesso che ricordiamo per essere stato l'autore del piccolo gioiello della cinematografia dell'Est Europa che risponde al poetico titolo di Martiri dell'amore. The Wolf From Royal Vineyard Street è stato definito dagli organizzatori una commedia decisamente e fortemente cinica, condita da una bella spolverata di punk e promette già di lasciare un segno al suo passaggio in sala. A “difendere” - per così dire – i colori della nostra bandiera ci sarà Roberto Andò – a tre anni dal completamento del suo capolavoro Viva la Libertà - con Le Confessioni. Una produzione conclusa da poco insieme ai cugini d'Oltralpe (che, si badi, al di là del nazionalismo, non perdono certo occasione per sponsorizzare un talento) che vedrà protagonista un altro pilastro del nostro cinema (Tony Servillo) impegnato in un thriller psicologico sottile, che si muoverà tra i corridoi del Vaticano e le sale blindate degli incontri del G8.
Sarà presente anche la Romania, con By the rails di Catalin Mitulescu che racconterà le vicende di un migrante che ritorna in patria dopo una lunga assenza per ritrovare la sua famiglia totalmente rivoluzionata. L'ungaro Szablcs Hajdu con It's not time of my life che metterà sul grande schermo l'incontro di due famiglie, diverse che più diverse non si può, che si ritrovano a dividere un appartamento.
[Leggi anche: Addio a Jan Nemec, regista della nová vlna cecoslovacca]
Da tenere d'occhio anche la sezione documentari, fiore all'occhiello della manifestazione che presenterà tre prime mondiali: Close Relations del russo Vitaly Mansky, Normal Autistic Film dalla Repubblica Ceca, firmato da Miroslav Janek, Fc Roma di Tomas Bojar e Rosalie e, per chiudere, Tower di Keith Maitland, un racconto del primo massacro a scuola che i media deciso di oscurare ad Austin, Texas nel 1966. Insomma, per gli amanti del grande schermo che avessero programmato una gita nella località termale dal primo al nove luglio, qualcosina da vedere c'è sicuramente.
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