Il regista dell'ultimo "Star Wars" guarda positivamente alla nuova creatura di Sean Parker che permette di noleggiare film in contemporanea con la loro uscita in sala
Ricordate il personaggio di Justin Timberlake in The Social Network di Fincher? Quel giovane uomo arrivista che si vanta con Zuckerberg di aver creato quella cosa che si chiamava Napster? Ebbene, il personaggio reale si chiama Sean Parker e solo qualche settimana fa è tornato a far discutere gli appassionati di tecnologia.
Il suo ultimo progetto si chiama “Screening Room” ed è un servizio che permette di vedere a casa propria i film contemporaneamente alla loro uscita nelle sale. Il noleggio di queste opere costa circa 50 dollari (a cui si sommano i 150 versati per avere il dispositivo necessario) e il noleggio rimane disponibile per due giorni.
Si tratta di un’iniziativa che sta facendo molto discutere soprattutto negli Stati Uniti dove diversi grandi registi – tra cui Spielberg, Ron Howard e Peter Jackson – hanno dato il benvenuto a questa nuova forma di distribuzione cinematografica.
A schierarsi a favore di Screening Room è stato anche J.J. Abrams, regista di Super 8 e di Star Wars: Il risveglio della Forza. In occasione della sua presenza al CinemaCon di Las Vegas – convegno degli esercenti dove il cineasta ha ricevuto un premio come showman dell’anno – Abrams ha chiesto ai proprietari delle sale cinematografiche di non aver paura e di non guardare in modo diffidente a quello che potrebbe essere un loro alleato.
Secondo il regista infatti in un’epoca in cui l’industria cinematografica si trova a combattere contro la pirateria imperante, un servizio come quello di Screening Room (che regala anche due biglietti del cinema per ogni noleggio) potrebbe essere una soluzione.
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In una dichiarazione rilasciata al The Hollywood Reporter il regista ha fortunatamente ammesso di amare l’atto del recarsi al cinema più di ogni altra cosa, ma ha anche sottolineato come da quando è padre di tre figli per lui sia praticamente impossibile uscire la sera per andarsi a vedere un film. Non è stato chiarito se il regista sia un azionista o meno di Screening Room, quel che è certo è che l’atmosfera della sala cinematografica è qualcosa di impagabile. L’atteggiamento di chiusura nei confronti delle novità non aiuta quasi mai, ma la cosa più importante è cercare di trasmettere il valore dell’andare al cinema, dell’uscire di casa per andarsi a nascondere per un paio d’ore in un posto dove dovremmo essere irraggiungibili.
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