La star di "La febbre del sabato sera" ha aderito a Scientology 40 anni fa e la difende a spada tratta: "Mi ha aiutato, informatevi e non speculate". Il premio Oscar Alex Gibney ha girato un documentario che esplora i lati oscuri di questa "setta"
John Travolta difende Scientology a spada tratta, dopo aver aderito a questo credo religioso ormai 40 anni fa. Il tema di questa associazione religiosa (non è riconosciuta come Chiesa in tutti gli Stati Usa) è tornato d’attualità in seguito all’uscita di un documentario intitolato Going Clear: Scientology and the Prison of Belief. L’opera è stata realizzata dal regista statunitense Alex Gibney, già premio Oscar nel 2008 con il suo documentario Taxi to the Dark Side (che trattava il tema della politica Usa dopo gli attentati dell’11 settembre 2001, con particolare riguardo alle condizioni di prigionia del carcere di Guantanamo).
Travolta ha già dichiarato che non guarderà il documentario ed è anche andato al contrattacco: “Quando qualcosa funziona bene, allora diventa un bersaglio da parte di chi non lo capisce. Il mio consiglio è prendersi del tempo e fermarsi a leggere alcuni libri di L. Ron Hubbard (l’ideatore dell’insieme di credenze e pratiche di Scientology). Sono certo che se le persone li leggessero e li comprendessero davvero, smetterebbero di speculare. L’errore che fanno è proprio questo”. Travolta, inoltre, ha parlato di come Scientology, in 40 anni, lo abbia aiutato a superare periodi durissimi e che questo credo, che per gli scettici costituisce una setta, fa ormai parte integrante della sua vita e di quella della sua famiglia. Insomma, dalle sue parole si comprende chiaramente che non potrebbe farne a meno. “Dopo la morte improvvisa di mio figlio nel 2009 - ha aggiunto l’attore - ho aiutato molte persone a superare i propri dolori grazie alle tecniche di supporto apprese e questo ha sempre funzionato; non potrei accettare di condividere un punto di vista negativo”.
[Leggi anche: "I Am Wrath": John Travolta cerca vendetta]
A prima vista, quello di Scientology sembrerebbe uno fra tanti altri “misteri della fede”. Un'altra star di Hollywood universalmente nota per aver aderito a Scientology è Tom Cruise, che nel documentario di Gibney (nelle sale italiane dal 25 giugno) viene ritratto mentre compie gesti di totale deferenza nei confronti dei vertici della “setta”. Secondo Gibney, Scientology privilegia i donatori milionari mentre commette abusi contro le persone comuni, non prestando loro alcun aiuto. Il documentario indagherebbe nella “follia” di seguaci disposti a fare qualsiasi cosa in nome della religione. “Ho subito pesanti minacce prima ancora di iniziare le riprese - ha detto il regista - ma io vorrei che fosse fatta chiarezza su questa presunta organizzazione di beneficenza, che è esente dalle tasse e che in realtà ha costruito un impero immobiliare multimiliardario”.
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