La star di "Twilight" si unisce al coro di colleghe che accusano l'industria cinematografica più grande del mondo di essere affetta da un radicato e profondo maschilismo. Prima di lei si erano espresse in tal senso Keira Knightley e Patricia Arquette
Posando per il magazine di moda anglosassone Harper’s Bazar, Kristen Stewart ha deciso di cogliere l’occasione per sparare a zero contro Hollywood. L’attrice, resa celebre dal ruolo di Bella Swan nella saga di vampiri di Twilight, si è lamentata, senza mezzi termini, della disparità di trattamento riservata alle donne rispetto ai colleghi uomini. Le sue parole giungono con incredibile (e casuale?) concomitanza con le dichiarazioni di Papa Francesco che aveva definito uno “scandalo” questo tipo di dinamiche vigenti sulle differenze di genere.
“Hollywood è disgustosamente sessista! È così pazzesco ed offensivo che le donne debbano sacrificarsi enormemente e lavorare molto di più rispetto agli uomini per ottenere un briciolo di attenzione sul lavoro”. Queste le parole stizzose di Stewart; dichiarazioni al vetriolo sul sessismo profondamente radicato nel mondo di Hollywood erano recentemente giunte anche da Keira Knightley, fresca vincitrice di Oscar alla Miglior Attrice Non Protagonista per The Imitation Game. “Hollywood discrimina le donne”, aveva detto Knightley riferendosi alle scarse possibilità esistenti per le donne di lavorare anche dietro la macchina da presa o di essere rappresentate in soggetti che prevedano ruoli e storie diverse da quelle delle madri di famiglia. “Dove sono le storie che parlano profondamente di donne? Dove sono le storie di registe o di scrittrici?”, aveva detto. Sulla stessa lunghezza d’onda in passato si erano schierate anche Patricia Arquette (“il mondo è profondamente sessista”) e, per l’industria discografica, la star islandese della world music Bjork.
[Leggi anche: Keira Knightley: "Hollywood discrimina le donne"]
Kristen Stewart, che recentemente si è aggiudicata un premio Cesar (prima americana a ottenere questo riconoscimento in Francia negli ultimi 30 anni) e che si sta preparando a un nuovo film con Woody Allen, ha parlato a Harper’s Bazar anche del suo rapporto col nudo e con le scene senza veli: “Quella in Twilight fu qualcosa fuori dal comune perché doveva aver un valore ‘sovrannaturale’ ma non mi piacciono quando sono forzate. Molte attrici alle prime armi cedono a questo sottile ‘ricatto’ di mostrarsi un po’, ed è per questo che a volte penso che la fama immotivata sia una delle cose peggiori al mondo”.
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